Microsporum canis - Tigna
- 16 giu
- Tempo di lettura: 5 min

Nei confronti degli animali, esistono minacce invisibili che possono compromettere la loro salute e, talvolta, anche la nostra.
Una di queste è la tigna, una comune infezione fungina cutanea, il cui agente eziologico più frequente in cani e gatti è un fungo chiamato Microsporum canis.
Questo microrganismo è responsabile di una patologia ampiamente conosciuta per la sua alta contagiosità e per la sua capacità di manifestarsi con segni clinici spesso ingannevoli, rendendo la diagnosi non sempre immediata.
Ma cosa rende Microsporum canis così rilevante e, in alcuni casi, così problematico?
La sua pericolosità non si limita solo ai nostri animali domestici, ma si estende anche all'uomo, configurandosi come una zoonosi. Comprendere la natura di questo fungo e i rischi che comporta è fondamentale per una prevenzione efficace e per tutelare la salute di tutta la famiglia, pelosa e non.
Hai ragione, è un punto cruciale per l'articolo! La diagnosi di Microsporum canis può essere complessa per diversi motivi e le sue manifestazioni cliniche possono confondersi facilmente con altre patologie cutanee.
Ecco perché è difficile da diagnosticare e con cosa viene confusa.
Perché è difficile diagnosticare Microsporum canis?
Variabilità dei sintomi: La tigna può presentarsi in modi molto diversi. Mentre la classica lesione a forma di anello con alopecia (perdita di pelo) e squame è comune, Microsporum canis può anche causare:
Lesioni meno infiammatorie, solo con perdita di pelo.
Forme con papule, pustole o croste.
Infezioni delle unghie (onicomicosi).
Il "kerion", una lesione nodulare, prominente, suppurativa e localizzata, che può essere scambiata per un ascesso.
Nei gatti (specialmente Persiani), infezioni subcliniche o croniche con sintomi molto lievi o assenti, rendendoli portatori silenziosi ma contagiosi.
Nei cani, a volte le lesioni anulari espansive sono di origine batterica, non fungina.
Mancanza di test rapidi e affidabili: Non esiste un test rapido al 100% per una diagnosi immediata e definitiva sul posto.
Difficoltà nell'interpretazione dei test:
Lampada di Wood: Sebbene molti ceppi di M. canis mostrino una fluorescenza giallo-verde sotto la lampada di Wood, non tutti lo fanno (circa il 50%). Inoltre, altre sostanze (residui di farmaci, saponi, croste) possono dare falsi positivi, e solo il pelo infetto fluoresce, non la cute o le croste.
Esame microscopico diretto: L'esame dei peli al microscopio può rivelare le spore fungine, ma la sua sensibilità non è elevatissima (circa 55%).
Coltura micologica (fungal culture): È considerata il "gold standard" per la diagnosi definitiva, in quanto permette di identificare la specie fungina. Tuttavia, richiede tempo (da una a tre settimane) per la crescita del fungo, e un risultato positivo può indicare sia un'infezione attiva che una semplice contaminazione del pelo. Un'attenta interpretazione è fondamentale.
Presenza di "portatori sani": Soprattutto nei gatti, M. canis può essere presente sul mantello senza causare lesioni evidenti, rendendo difficile l'identificazione della fonte di contagio.
Risposta individuale variabile: L'animale può avere una risposta immunitaria molto diversa all'infezione, che può alterare il quadro clinico e complicare la diagnosi.
Uso inappropriato di corticosteroidi: A volte, le lesioni da tigna vengono erroneamente trattate con corticosteroidi topici, che possono attenuare l'infiammazione ma favorire l'estensione dell'infezione, creando una "tinea incognita" con aspetto clinico alterato e più difficile da riconoscere.
Con cosa viene confusa Microsporum canis?
Le lesioni causate da Microsporum canis possono essere facilmente confuse con una serie di altre condizioni dermatologiche, sia nel cane che nell'uomo, a causa della loro somiglianza nell'aspetto (alopecia, arrossamento, desquamazione, prurito):
Nel cane:
Follicolite batterica (Stafilococcica): Spesso le lesioni anulari espansive nei cani sono di origine batterica, e questa è una delle confusioni più comuni.
Rogna demodettica (demodecosis): Causata da acari Demodex, provoca spesso perdita di pelo, arrossamento e desquamazione.
Rogna sarcoptica: Causata da acari Sarcoptes, è intensamente pruriginosa e può causare lesioni simili alla tigna.
Allergie cutanee: Possono causare arrossamento, prurito, lesioni autoindotte da grattamento e perdita di pelo.
Piodermite: Infezioni batteriche della pelle che possono causare pustole, croste e alopecia.
Dermatite seborroica: Una condizione che provoca eccessiva desquamazione e untuosità o secchezza della pelle, spesso con prurito.
Disturbi ormonali: Alcune endocrinopatie possono causare alopecia simmetrica non pruriginosa.
Nell'uomo:
Eczema (Dermatite atopica o da contatto): Le eruzioni cutanee pruriginose e infiammate possono assomigliare alla tigna.
Psoriasi: Una malattia autoimmune cronica che causa chiazze rosse e squamose.
Dermatite seborroica: Può colpire il cuoio capelluto (forfora) e altre aree, con arrossamento e desquamazione.
Pitiriasi rosea: Un'eruzione cutanea con chiazze ovali e squamose.
Candidosi: Infezioni da lieviti (es. Candida) che possono causare lesioni cutanee rosse e pruriginose, spesso con lesioni "satelliti".
Impetigine: Un'infezione batterica della pelle che causa pustole e croste giallastre.
Alopecia areata: Una condizione autoimmune che causa chiazze di perdita di capelli lisce e rotonde.
Lupus eritematoso cutaneo: Una malattia autoimmune che può manifestarsi con lesioni cutanee.
Per tutti questi motivi, una diagnosi accurata di Microsporum canis richiede spesso una combinazione di esame clinico, lampada di Wood (sebbene non definitiva), esame microscopico dei peli e, soprattutto, la coltura micologica per la conferma definitiva e l'identificazione della specie.
La gestione della tigna richiede un approccio multiforme che spesso include terapie farmacologiche antimicotiche. Tuttavia, il panorama dei trattamenti si sta arricchendo con soluzioni innovative che combinano l'efficacia con un profilo più naturale.
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Statistiche sugli Animali Colpiti dalla Tigna (Microsporum canis)
La tigna è una delle infezioni cutanee più comuni negli animali domestici, in particolare cani e gatti, ed è causata prevalentemente da Microsporum canis.
Prevalenza Generale: La percentuale di cani e gatti con sospetta tigna che risultano effettivamente positivi al fungo varia ampiamente, dal 14% al 92%. In generale, la percentuale è costantemente più alta nei gatti.
Gatti:
Si stima che dal 3% al 30% degli animali clinicamente sani possano essere portatori di Microsporum canis senza mostrare sintomi, rendendoli una fonte di contagio silenziosa. Si stima che circa il 90% dei gatti portatori di dermatofiti non mostri alcun segno clinico.
Studi in Italia hanno mostrato che Microsporum canis è l'agente eziologico più frequentemente isolato nei casi di dermatofitosi felina, arrivando fino al 77.7% dei campioni positivi in uno studio nel Sud Italia e al 97% dei campioni felini positivi in uno studio in Toscana.
Gatti giovani (sotto l'anno di età) e quelli a pelo lungo hanno una prevalenza più elevata.
Cani:
Nei cani, Microsporum canis è anch'esso l'agente più comune, con prevalenze che variano. In uno studio italiano, è stato isolato nel 77.7% dei campioni positivi in cani con lesioni cutanee. Un altro studio ha rilevato M. canis nel 83% dei dermatofiti isolati nei cani.
Alcune stime indicano che fino al 20% dei cani potrebbe essere portatore asintomatico di Microsporum canis.
I cani di razza toy (di piccola taglia) mostrano una prevalenza significativamente più alta di infezioni da M. canis.
Zoonosi: È fondamentale ricordare che la tigna è una zoonosi, il che significa che può trasmettersi dagli animali all'uomo. Le infezioni da tigna di origine animale possono rappresentare il 20-50% delle infezioni fungine cutanee nell'uomo. Bambini, anziani e persone immunocompromesse sono più suscettibili.
Queste statistiche sottolineano l'ampia diffusione della tigna e l'importanza di trattamenti efficaci non solo per la salute degli animali, ma anche per la salute pubblica. Noparine Pro, con la sua azione naturale e la sua efficacia, si inserisce in questo scenario come una soluzione per affrontare una problematica veterinaria e zoonotica molto diffusa.
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